Materia Oscura, Paolo Canevari. Visita alla mostra in Palazzo Collicola, Spoleto, 18.10.2020
In una inaspettata luminosa mattina di ottobre, Paolo Canevari, all’ingresso di Palazzo Collicola a Spoleto, ha accolto con la sua innata gentilezza un piccolo drappello di amici arrivati da Roma.
Il suo racconto autobiografico prende l’avvio da due cataloghi poggiati sulla consolle d’ingresso della mostra. Decalogo, 2008, racconta il progetto di Paolo Canevari per l’Istituto Nazionale per la Grafica nato nella storica stamperia della Calcografia, ‘realizzando un vero e proprio sconvolgimento di ciò che ci si aspetterebbe da una stampa’, come scrive Brett Littman, nel catalogo di 8 Electa.
Nel racconto di Paolo, affiorano i ricordi di famiglia, la storia dell’amicizia umana ed artistica, lunga più di 50 anni, di suo padre Angelo e Andrea Camilleri, che avevamo sentito narrare dagli stessi protagonisti in uno straordinario appuntamento in sala Dante nel 2013 in occasione della presentazione del libro di Andrea Camilleri Un’ amicizia Angelo Canevari, amicizia che continua tra Paolo e lo scrittore, testimoni quei disegni di animali di Paolo per il suo libro di racconti I tacchini non ringraziano scelti personalmente da Camilleri prima di perdere la vista.
La visita della mostra si snoda nelle eleganti sale settecentesche del palazzo della nobile famiglia Collicola seguendo le parole dell’artista che trasformano le opere davanti ai nostri occhi in riflessioni sulla vita.
Dal tappeto con la scritta Ho Fame che si richiama ai cartelli dei mendicanti, all’ultima sala dove Paolo ci sorprende con un ciclo di opere Monumenti della Memoria, racchiuse in eleganti cornici dorate che apparentemente richiamano l’incisione, ottenute su pagine bianche iniziali e finali di vecchi libri, fogli e vecchie stampe, ‘lasciandovi cadere o stendendovi sopra dell’olio industriale combusto, utilizzato come un vero colore o inchiostro ’ …una riflessione – spiega Paolo – sull’inquinamento della natura ma anche quello delle notizie e del pensiero’.