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Disegni di Filippino Lippi dell’Istituto centrale per la grafica di Roma. Una rilettura. Conferenza di Patrizia Zambrano

19 maggio 2015

h.17,30

Sala Dante, Palazzo Poli,

via Poli 54 -Roma

Introducono
Bernardino Osio
Presidente dell’associazione Amici dell’Istituto centrale per la grafica
Fabio Fiorani
Direttore del Gabinetto Nazionale delle Stampe

Presenta
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Università degli Studi di Roma Tor Vergata

La conferenza fa parte del ciclo intorno ad un’opera grafica che gli Amici dell’Icg, in collaborazione con l’Istituto, promuovono per una maggiore conoscenza delle collezioni.
Durante la conferenza saranno eccezionalmente esposti in Sala Dante i disegni di Filippino Lippi conservati nelle collezioni del Gabinetto Nazionale Stampe

Elenco dei disegni esposri in Sala Dante
FC128401 recto.Nudo maschile che guarda verso l’alto;Venere su un cigno.
FC130452 recto. San Francesco dà la regola dell’Ordine Terziario a san Luigi ed Elisabetta;
verso. Vari studi. Testa di Santa Margherita, panneggi, torso nudo.
FC130455 Testa di giovane volto a sinistra.
FC130485 Nudo che si china.

 

invito_lippi_ 19 magFilippino Lippi è stato uno dei maggiori disegnatori del Quattrocento fiorentino e per nessun altro artista, prima di Leonardo da Vinci, disponiamo di un corpus grafico altrettanto vasto. Nel 1997 la mostra dedicata dal Metropolitan Museum di New York all’opera grafica del pittore ‒ The Drawings of Filippino Lippi and his Circle ‒ ha messo in luce in modo definitivo la qualità, la continuità e l’articolazione del suo lavoro in questo campo.
Il nucleo di fogli dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma permette di indagare, come in un campione selezionato da poter osservare in modo privilegiato, alcuni dei nodi fondamentali dell’attività del Lippi disegnatore e cioè: autografia, cronologia, tecnica ed uso dei materiali, collaborazione con la bottega, organizzazione del lavoro. Tutti questi riscontri ed i loro incroci risultano agevoli a partire dallo ‘Studio per la testa di un giovane di profilo’, già in mostra a New York nel 1997, che può riferirsi al capolavoro giovanile del pittore a Firenze, il completamento degli affreschi della Cappella Brancacci presso la Chiesa di Santa Maria del Carmine, lasciati interrotti da Masolino e Masaccio nella seconda metà degli anni venti del Quattrocento.
Altri fogli di datazione successiva, tra gli anni ottanta e novanta, uno dei quali pure esposto in occasione della mostra di New York, permettono di seguire e documentare l’operato di Filippino tra Roma, dove lavorò alla decorazione ad affresco della Cappella del Cardinal Oliviero Carafa in Santa Maria sopra Minerva, e Firenze dove, con ampie interruzioni, condusse per un decennio gli affreschi della Cappella Strozzi in Santa Maria Novella. I disegni dell’Istituto Centrale per la Grafica ‒ un importante studio di composizione con ‘San Francesco impartisce la regola dell’Ordine Terziario ai santi Luigi ed Elisabetta’ per un’opera perduta, studi per figure nude, panneggiate e dall’antico ‒ rivelano perciò, nella significativa complessità tematica, nella compresenza di soggetti diversi nella stessa carta e nel recto-verso, nella convivenza di tecniche differenti e di intenzioni non sempre decifrabili, la qualità del nucleo ed il valore di un nuovo approfondimento.

 

Patrizia Zambrano è Professore Associato di Storia dell’Arte Moderna presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere Filosofia Lingue, Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Si occupa di pittura, scultura e letteratura artistica del Rinascimento fiorentino. Ha dedicato a Filippino Lippi una serie di contributi ed una monografia (Patrizia Zambrano – Jonathan Katz Nelson, Filippino Lippi, Milano 2004). Ha fatto parte del comitato scientifico della mostra: Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400 (Roma, Scuderie del Quirinale, 2011-2012), ha recensito su: The Burlington Magazine (CXL, 1139, Feb. 1998) la mostra: The Drawings of Filippino Lippi and his Circle (New York, The Metropolitan Museum, 1997). Sta preparando un volume su Sandro Botticelli e la nascita del ritratto indipendente moderno. Ha dedicato alla storia della connoisseurship, a Bernard Berenson ed alla confusione tra Filippino Lippi e Sandro Botticelli, il volume Amico di Sandro (Electa, Milano 2006). Ha scritto nel 1992 (con Franco Sabatelli ed Enrico Colle, Milano, Electa) La cornice italiana. Dal Rinascimento al Neoclassico, non cessando da allora di occuparsi di cornici, altari, scultura e intaglio ligneo del Rinascimento e del Barocco, collaborando con musei italiani e stranieri.