Andrea Appiani, pittore di Napoleone, vita, opere, documenti (1754-1817).
Skirà 2015
venerdì 3 febbraio 2017 h.17,00
Sala Dante in Palazzo Poli, via Poli 54, Roma
Interverranno
Fernando Mazzocca e Fabio Benzi.
Sarà presente l’autore.
Andrea Appiani attendeva ancora un lavoro organico di ricostruzione del suo operato: ricco, eterogeneo ma purtroppo costellato di molte perdite e distruzioni. Il libro di Francesco Leone, frutto di anni di lavoro, restituisce finalmente all’arte di questo grande pittore il ruolo di protagonista che gli compete nel contesto artistico europeo di età napoleonica e ne propone una catalogazione generale delle opere avvalendosi di una straordinaria messe di inediti documenti d’archivio e di una vastissima bibliografia.
Figura di artista complessa, talvolta inafferrabile. È stato pittore a olio sprezzante e prolifico, frescante profondamente innovatore, disegnatore impareggiabile, autore di scenografie teatrali, di apparati effimeri, artefice della tutela e del riordino del patrimonio artistico dell’Italia napoleonica e della costituzione della Regia Galleria di Brera.
Francesco Leone si è formato a Roma (laurea e specializzazione), Londra (ricerche con borsa di studio universitaria) e Milano (dottorato di ricerca). Da dieci anni insegna all’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove è professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea. Ha studiato artisti e movimenti artistici in Italia e in Europa tra otto e novecento. Si è occupato di artisti come Antonio Canova, Andrea Appiani, Bartolomeo Pinelli, Franz Keiserman, Luigi Ademollo, Nino Costa, Giacomo Balla, Fausto Pirandello, Corrado Cagli, i fratelli Afro e Mirko Basaldella, di neoclassicismo e romanticismo e di movimenti artistici come il futurismo. Ha curato mostre sulla pittura neoclassica (come Officina neoclassica. Dall’Accademia de’ Pensieri all’Accademia d’Italia, Faenza, Palazzo Milzetti, 2009) e sull’Ottocento italiano (ad esempio Da Canova a Modigliani. Il volto dell’Ottocento, Padova, palazzo Zabarella, 2010-2011). Ad Antonio Canova ha dedicato negli anni numerosi studi: nel 2009 è stato tra i curatori della mostra Canova. L’ideale classico pittura e scultura (Forlì, Musei Civici di San Domenico); tra il 2012 e il 2016 ha curato quattro mostre sui disegni di Antonio Canova, tra le quali spiccano: Canova. Il segno della gloria (Museo di Roma di Palazzo Braschi, 2012-2013) e Antonio Canova: la bellezza e la memoria (Firenze, Casa Buonarroti, 2013). Tra i numerosi altri studi, nel 2010 ha collaborato alla realizzazione della mostra Corrado Cagli e il suo magistero (Pordenone, Musei Civici, 2010-2011), nel 2015 ha curato la mostra La Grande Guerra. Arte e artisti al fronte alle Gallerie d’Italia di Milano e ha collaborato alla mostra Fausto Pirandello 1899 – 1975 tenutasi alla Estorick Collection di Londra. Sempre nel 2015 è stato nominato membro della Commissione dell’Edizione Nazionale delle opere di Antonio Canova, dell’Istituto di Ricerca per gli Studi su Canova e il Neoclassicismo di Bassano del Grappa e della Fondazione Fausto Pirandello di Roma.